URLA NEL SILENZIO...Aprite le orecchie!

Noi urliamo nel silenzio, nell'indifferenza non tanto delle Istituzioni, che quando chiamiamo ci sono. Quanto in quella dei nostri motociclisti tutto "apparire" - che marca hai, che modello, quanti km fai all'anno - insomma il mondo delle frivolezze. E' triste che quasi tutti siano ridotti cosi'. Al dover far credere agli altri qualcosa, quando potrebbero essere i protagonisti di un cambiamento.
Ragazzi, ce la fate ad accendere le moto o volete una mano? O continuiamo a cadere nelle trappole senza muovere un dito?


Domenica 30 agosto, una domenica da trascorrere assieme imparando....a sorpresa la destinazione, che avrà ovviamente a che fare con il mondo delle due ruote. Vi do un piccolo aiuto....molte case motociclistiche tra cui Kawasaki, MV Agusta ci sono passate, un mondo strettamente legato alle due ruote, prima delle guerre mondiali oppure subito dopo (questa volta per necessita' visto il divieto da parte dei vincitori)...Facile vero? Come al solito dare conferma per le prenotazioni, sconto gruppo se siamo piu' di 15 (3.50 Euro)...e nessun tesseramento.https://www.facebook.com/groups/viverelamoto/

COMUNI LENTI NEL METTERE IN SICUREZZA LE NOSTRE STRADE? DENUNCIA FATTA!

OGGI AL DIFENSORE CIVICO VENETO MESTRE...Buongiorno, 
rappresento un Comitato di Motociclisti, con regolare Statuto ed Atto Costitutivo, che hanno come scopo la divulgazione di una sicurezza stradale condivisa tra gli utenti. Comitato Coordinamento Mot
ociclisti. Sono a scrivere per chiedere un intervento contro la lentezza del Comune di Sona, in allegato la prima mail inviata in Ottobre 2014, riguardo l'assoluta illegalità di due dossi rallentatori in muratura costruiti anni fa senza nessun adeguamento alle attuali regole del Codice della Strada, con inclinazione pericolosissima, fuori norma, che causa spesso danni agli utenti della strada, e potrebbe essere causa di incidenti mortali. Ho avuto a Febbraio ed a Maggio due colloqui telefonici con il Comandante della Polizia Locale di Sona, Com. Mori, nella cui giurisdizione cade la Località Mancalacqua, oggetto della segnalazione, il quale mi ha assicurato una tempestiva verifica da parte di due esperti sulla percentuale di inclinazione. Avevo assicurato questa nostra intenzione di informare la SV nel malaugurato caso entro fine luglio non avessimo avuto alcuna nuova.
Ringrazio per l'attenzione e Vi auguro buon lavoro.

Mauro Favazza
Pres.Comitato Coordinamento Motociclisti
Cell. 3498576540
mail:  maurofavazza@gmail.com

Anche se fa caldo c'è chi si muove per VOI! DAL BLOG MILANESE DI LUIGI

Oggi ti voglio parlare di un gruppo di persone che, con il solo intento di divulgare le “buone maniere” di guida, cerca anche di smuovere tutte quelle istituzioni che tanto fanno per mettere il bastone tra le ruote a noi motociclisti e scooteristi a due o tre ruote. Chi sono ? Il Comitato coordinamento motociclisti.

comitato coordinamento motociclisti
Il web è particolarmente ricco di informazioni e di persone. In questo periodo ho avuto la fortuna di incontrare virtualmente un gruppo di persone che mi piace definire gli “angeli custodi dei motociclisti”, laddove per motociclisti intendo tutti coloro che utilizzano le due/tre ruote scooter o moto che sia.
Mi sono già espresso sulla distinzione tra scooteristi e motociclisti in questo post e non vorrei tornarci.
Torniamo quindi ai miei nuovi amici. PRANZO COMITATO COORDINAMENTO MOTOCICLISTI]
Come puoi vedere sono un gruppo che ha molta voglia di stare insieme, di fare (magari anche mangiare per stare tutti insieme…)con un unico grande desiderio, quello di cercare di mettere tutti i motociclisti nelle migliori condizioni possibile per circolare, nelle nostre strade di città, provincia, ovunque e far crescere in loro il senso civico, e di appartenenza ad un gruppo.sicuramente in moto
Si sono associati in un comitato, appunto il “Comitato Coordinamento Motociclisti” con uno regolare statuto, e da li sono partiti con tanta buona volontà per cercare di insegnare ai motociclisti a guidare con prudenza, magari partendo dai bambini, facendo incontri formativi, regalando zainetti con il logo del loro sito, vendendo magliette per cercare di diffondere il loro messaggio.
magliette comitato coordinamento motociclisti
Come al solito quindi ti riporto l’intervista di Mauro Favazza uno dei fondatori del comitato, che è stato così cortese da dedicarmi il suo tempo per rispondere alle mie domande.
Luigi Camnasio: Ciao Mauro e grazie per il tuo tempo e per quello che fai. Raccontami come nasce il comitato e l’idea di “sicuramente in moto“.
Mauro:  noi siamo nati con la finalità di far crescere in Italia, partendo dalle zone di residenza di ogni singolo sostenitore, consigliere ed amico tutto quello che in Italia manca: lo spirito di appartenenza ad una categoria.
Sono stato per alcuni anni responsabile di zona, poi di regione ed infine in prova del Triveneto per il Coordinamento Motociclisti, ormai defunta Associazione di difesa dei diritti dei motociclisti. Avevano il principale difetto di coronare tanti discorsi, aggiungo, validi, con un metodo sbagliato di diffusione.
In vent’anni sono riusciti ad estinguersi.
Da quest’anno sono entrati in clandestinità. Dico questo non per togliere loro dei meriti, ma non sapevano ascoltare. Erano su un pulpito ma senza platea.
Io ed altri abbiamo deciso di andare dalla platea, nei motoraduni, in quelle che il CM chiamava “sagre della porchetta”.
Se i motociclisti vanno li, e vuoi parlare con loro, vai alla sagra della porchetta.
zainetti comitato motociclisti
Cresciamo lentamente, il senso civico in Italia è quello che è e non basterà una  vita per cambiarlo leggermente. Ma noi ogni anno stringiamo il cerchio, coinvolgiamo associazioni, senza preoccuparci troppo di chi frequentano.
La politica non viene mai affrontata. Le buche in strada non sono di destra ne di sinistra, come non lo sono guard rail Però siamo consapevoli che alla politica ci dobbiamo rivolgere per cambiare le cose. Un rallentatore viene messo a norma in circa un anno di solleciti, dei cassonetti vengono spostati in mezzo anno di segnalazioni e raccolta firme.
Pensa che una volta ad una nostra segnalazioni al difensore civico, ci siamo sentiti rispondere che  “le buche fanno andare piano i motociclisti”, fortunatamente quella giunta è stata mandata a casa alle successive votazioni.
Luigi: incredibile!! Quindi voi vi occupate anche di segnalare i pericoli che ci sono in strada?? Ovviamente ognuno fa la sua parte in base alla zona di appartenenza.
Mauro : Certamente e non solo, abbiamo fatto un centinaio di maglie di colore nero – il piu’ diffuso tra i motociclisti – con il nostro logo e l’indirizzo del blogspot di aggiornamento sull’evoluzione del nostro mondo, leggi ed iniziative comprese.
Saremo a gennaio ancora, per la quarta volta al Motor Bike Expo’ con uno stand al pad 6 e la domenica conclusiva con un nostro giro per le vie monumentali della città con ingresso gratuito per i nostri sostenitori!
ALTRO INCONTRO COMITATO COORDINAMENTO MOTOCICLISTI
Luigi :Qual’è la soddisfazione più grande che hai ricevuto in questa tua avventura?
Mauro : La soddisfazione c’è ogni volta che riusciamo a raggiungere un piccolo traguardo. Non vogliamo rifare la viabilità in Italia, PAESE CON I SUOI problemi, ad esempio strade di “romana” memoria, con cubetti in porfido e strette in quasi tutti i centri abitati, con scarsa visibilità, ancor piu’ scarsa manutenzione ed educazione nel mantenerla in efficienza. Traguardo sono la messa in sicurezza delle buche che segnaliamo, il riuscire a far spostare i cassonetti dove strapagati Ispettori della nettezza urbana hanno pensato bene di metterli – uno di questi siamo riusciti dopo due tentativi a vuoto, ai quali si opponeva per principio, a farlo andare in pre pensionamento con i ringraziamenti del sindaco, ma devo aggiungere, anche il sostituire le strutture pubbliche nel regalare libretti sulla sicurezza stradale e zainetti ad alta visibilità ai bambini da una grande soddisfazione. Infatti sono opere fatte in silenzio, senza giornali o tv, fatte per il gusto di creare qualcosa che manca.
Luigi: Qual’è il primo obiettivo, il fine vero, la cosa che sogni di più che vorresti realizzare?
Mauro:L’obiettivo è di non limitare alle zone nelle quali già siamo operativi, l’azione, ma di estenderla il più possibile.
comitato davanti al comune di verona
Luigi: Qual’è la cosa che ti fa arrabbiare di più dei dueruotisti? e degli automobilisti?
Mauro: Gli scooteristi, è innegabile, vengono additati come i meno responsabili su strada. Trovo la loro scarsa educazione ed il poco amor proprio, visto l’abbigliamento, sconcertanti.
Inevitabile parlare della condotta su strada, ogni minuto. Sorpassi da destra e slalom, indifferenti (o mancanza di cultura?) a tutti, più lenti come le auto, o più veloci come le moto.
E aggiungo, proprio la scarsità di valutazione su che cosa succede se sorpassi con i tuoi 30 cavalli una moto da 100 e più da destra, l’essere investiti e l’avere torto, è quello che maggiormente mi colpisce.
Quanto alle moto, molte critiche di spavalderia sono meritate. Arroganza, soprattutto tra i giovani che possono usare moto troppo potenti per le loro inesistenti capacità. Persone che piegano alla Valentino Rossi in centro città, ma non conoscono il Codice della Strada. La prima porta che si apre senza guardare e sono morti.
Questa volta te lo chiedo per una giusta causa, prima di voltare pagina e proseguire, per favore condividi questo post!!

Anche se fa caldo, c'è chi si muove anche per VOI!

Oggi ti voglio parlare di un gruppo di persone che, con il solo intento di divulgare le “buone maniere” di guida, cerca anche di smuovere tutte quelle istituzioni che tanto fanno per mettere il bastone tra le ruote a noi motociclisti e scooteristi a due o tre ruote. Chi sono ? Il Comitato coordinamento motociclisti.

comitato coordinamento motociclisti
Il web è particolarmente ricco di informazioni e di persone. In questo periodo ho avuto la fortuna di incontrare virtualmente un gruppo di persone che mi piace definire gli “angeli custodi dei motociclisti”, laddove per motociclisti intendo tutti coloro che utilizzano le due/tre ruote scooter o moto che sia.
Mi sono già espresso sulla distinzione tra scooteristi e motociclisti in questo post e non vorrei tornarci.
Torniamo quindi ai miei nuovi amici. PRANZO COMITATO COORDINAMENTO MOTOCICLISTI]
Come puoi vedere sono un gruppo che ha molta voglia di stare insieme, di fare (magari anche mangiare per stare tutti insieme…)con un unico grande desiderio, quello di cercare di mettere tutti i motociclisti nelle migliori condizioni possibile per circolare, nelle nostre strade di città, provincia, ovunque e far crescere in loro il senso civico, e di appartenenza ad un gruppo.sicuramente in moto
Si sono associati in un comitato, appunto il “Comitato Coordinamento Motociclisti” con uno regolare statuto, e da li sono partiti con tanta buona volontà per cercare di insegnare ai motociclisti a guidare con prudenza, magari partendo dai bambini, facendo incontri formativi, regalando zainetti con il logo del loro sito, vendendo magliette per cercare di diffondere il loro messaggio.
magliette comitato coordinamento motociclisti
Come al solito quindi ti riporto l’intervista di Mauro Favazza uno dei fondatori del comitato, che è stato così cortese da dedicarmi il suo tempo per rispondere alle mie domande.
Luigi Camnasio: Ciao Mauro e grazie per il tuo tempo e per quello che fai. Raccontami come nasce il comitato e l’idea di “sicuramente in moto“.
Mauro:  noi siamo nati con la finalità di far crescere in Italia, partendo dalle zone di residenza di ogni singolo sostenitore, consigliere ed amico tutto quello che in Italia manca: lo spirito di appartenenza ad una categoria.
Sono stato per alcuni anni responsabile di zona, poi di regione ed infine in prova del Triveneto per il Coordinamento Motociclisti, ormai defunta Associazione di difesa dei diritti dei motociclisti. Avevano il principale difetto di coronare tanti discorsi, aggiungo, validi, con un metodo sbagliato di diffusione.
In vent’anni sono riusciti ad estinguersi.
Da quest’anno sono entrati in clandestinità. Dico questo non per togliere loro dei meriti, ma non sapevano ascoltare. Erano su un pulpito ma senza platea.
Io ed altri abbiamo deciso di andare dalla platea, nei motoraduni, in quelle che il CM chiamava “sagre della porchetta”.
Se i motociclisti vanno li, e vuoi parlare con loro, vai alla sagra della porchetta.
zainetti comitato motociclisti
Cresciamo lentamente, il senso civico in Italia è quello che è e non basterà una  vita per cambiarlo leggermente. Ma noi ogni anno stringiamo il cerchio, coinvolgiamo associazioni, senza preoccuparci troppo di chi frequentano.
La politica non viene mai affrontata. Le buche in strada non sono di destra ne di sinistra, come non lo sono guard rail Però siamo consapevoli che alla politica ci dobbiamo rivolgere per cambiare le cose. Un rallentatore viene messo a norma in circa un anno di solleciti, dei cassonetti vengono spostati in mezzo anno di segnalazioni e raccolta firme.
Pensa che una volta ad una nostra segnalazioni al difensore civico, ci siamo sentiti rispondere che  “le buche fanno andare piano i motociclisti”, fortunatamente quella giunta è stata mandata a casa alle successive votazioni.
Luigi: incredibile!! Quindi voi vi occupate anche di segnalare i pericoli che ci sono in strada?? Ovviamente ognuno fa la sua parte in base alla zona di appartenenza.
Mauro : Certamente e non solo, abbiamo fatto un centinaio di maglie di colore nero – il piu’ diffuso tra i motociclisti – con il nostro logo e l’indirizzo del blogspot di aggiornamento sull’evoluzione del nostro mondo, leggi ed iniziative comprese.
Saremo a gennaio ancora, per la quarta volta al Motor Bike Expo’ con uno stand al pad 6 e la domenica conclusiva con un nostro giro per le vie monumentali della città con ingresso gratuito per i nostri sostenitori!
ALTRO INCONTRO COMITATO COORDINAMENTO MOTOCICLISTI
Luigi :Qual’è la soddisfazione più grande che hai ricevuto in questa tua avventura?
Mauro : La soddisfazione c’è ogni volta che riusciamo a raggiungere un piccolo traguardo. Non vogliamo rifare la viabilità in Italia, PAESE CON I SUOI problemi, ad esempio strade di “romana” memoria, con cubetti in porfido e strette in quasi tutti i centri abitati, con scarsa visibilità, ancor piu’ scarsa manutenzione ed educazione nel mantenerla in efficienza. Traguardo sono la messa in sicurezza delle buche che segnaliamo, il riuscire a far spostare i cassonetti dove strapagati Ispettori della nettezza urbana hanno pensato bene di metterli – uno di questi siamo riusciti dopo due tentativi a vuoto, ai quali si opponeva per principio, a farlo andare in pre pensionamento con i ringraziamenti del sindaco, ma devo aggiungere, anche il sostituire le strutture pubbliche nel regalare libretti sulla sicurezza stradale e zainetti ad alta visibilità ai bambini da una grande soddisfazione. Infatti sono opere fatte in silenzio, senza giornali o tv, fatte per il gusto di creare qualcosa che manca.
Luigi: Qual’è il primo obiettivo, il fine vero, la cosa che sogni di più che vorresti realizzare?
Mauro:L’obiettivo è di non limitare alle zone nelle quali già siamo operativi, l’azione, ma di estenderla il più possibile.
comitato davanti al comune di verona
Luigi: Qual’è la cosa che ti fa arrabbiare di più dei dueruotisti? e degli automobilisti?
Mauro: Gli scooteristi, è innegabile, vengono additati come i meno responsabili su strada. Trovo la loro scarsa educazione ed il poco amor proprio, visto l’abbigliamento, sconcertanti.
Inevitabile parlare della condotta su strada, ogni minuto. Sorpassi da destra e slalom, indifferenti (o mancanza di cultura?) a tutti, più lenti come le auto, o più veloci come le moto.
E aggiungo, proprio la scarsità di valutazione su che cosa succede se sorpassi con i tuoi 30 cavalli una moto da 100 e più da destra, l’essere investiti e l’avere torto, è quello che maggiormente mi colpisce.
Quanto alle moto, molte critiche di spavalderia sono meritate. Arroganza, soprattutto tra i giovani che possono usare moto troppo potenti per le loro inesistenti capacità. Persone che piegano alla Valentino Rossi in centro città, ma non conoscono il Codice della Strada. La prima porta che si apre senza guardare e sono morti.
Questa volta te lo chiedo per una giusta causa, prima di voltare pagina e proseguire, per favore condividi questo post!!

Crescita costante, lenta ma continua per Noi.

Certamente è possibile una collaborazione...noi siamo istituiti con la finalità di far crescere in Italia, partendo dalle zone di residenza di ogni singolo sostenitore, consigliere ed amico tutto quello che in Italia manca: lo spirito di appartenenza ad una categoria. Sono stato per alcuni anni responsabile di zona di una Associazione di difesa dei diritti dei motociclisti. Avevano il principale difetto di coronare tanti discorsi, aggiungo, validi, con un metodo sbagliato di diffusione. Dico questo non per annoiarvi o per togliere loro dei meriti. 
Io ed altri abbiamo deciso di andare dalla platea, nei motoraduni, in quelle chevenivano chiamate "sagre della porchetta".
EBBENE...Se i motociclisti vanno li, e vuoi parlare con loro, vai alla sagra della porchetta.
Cresciamo lentamente, il senso civico in Italia è quello che è e non basterà una  vita per cambiarlo leggermente. Ma noi ogni anno stringiamo il cerchio, coinvolgiamo associazioni, senza preoccuparci troppo di chi frequentano.
La politica non viene mai affrontata come argomento, per evitare discussioni inutili. Che ci distolgano dall'obiettivo. Le buche non sono di destra ne di sinistra. I guard rail neppure. Però siamo consapevoli che alla politica ci dobbiamo rivolgere per cambiare le cose. Un rallentatore viene messo a norma in circa un anno di solleciti, dei cassonetti vengono spostati in mezzo anno di segnalazioni e raccolta firme, qualche bocciardatura è rimasta nonostante le nostre segnalazioni al difensore civico, in risposta "le buche fanno andare piano i motociclisti", fortunatamente quella giunta è stata mandata a casa alle successive votazioni.
Noi da chi ci governa ci andiamo con le firme e le carte bollate, 
CI ANDIAMO CON IL VOSTRO SOSTEGNO...
Ma torniamo a noi ed al nostro progetto comune: aumentare la nostra visibilità, per strada, nei negozi, sulle maglie dei motociclisti. Abbiamo fatto un centinaio di maglie di colore nero - il piu' diffuso tra i motociclisti - con il nostro logo e l'indirizzo di questo Blogspot di aggiornamento sull'evoluzione del nostro mondo, leggi ed iniziative comprese. Potrebbe essere un'idea quella di METTERLE in vetrina. In contemporanea a Milano, Pavia e Trieste nei negozi di accessori ed abbigliamento, 
UN C.C.M. POINT dove un sostenitore possa acquistare non una tessera sterile, ma una maglia distintiva o una patch. 
Negli  anni abbiamo fatto svariate migliaia di adesivi, patches ormai finite ma che ci richiedono DI STAMPARE, sempre con il riferimento del blogspot.



Senza contare i 300  zainetti con catarifrangente per la visibilità che abbiamo regalato a chi veniva ai nostri giri in moto, ed ai bambini che incontravamo nelle piazze (Castelnuovo - Gardaland, Avio -TN  per due anni consecutivi, Piazza Bra a Verona, Fiera Motor Bike Expo' negli ultimi anni... Giro Lessinia, Giro Monte Baldo, Giro la Grande Guerra ai forti di Lavarone  Libretti da regalare ai bambini sulla sicurezza stradale "la famiglia in moto - edito a Milano dallo studio Associato Guiso Motta. La stessa Giovanna Guiso ci ha pubblicato lo scorso anno due pagine su In Moto. E che tiene la rubrica Pieghe e diritti sul Biker's Life di Moreno Persello.  Saremo a gennaio ancora, per la quarta volta al Motor Bike Expo' con uno stand al pad.6
 e la domenica conclusiva con un nostro giro per le vie monumentali della città con ingresso gratuito per i nostri sostenitori.
 Constatare che la strada fatta porta contatti ed energie fresche. Teniamoci in contatto.

FARE CASSA SENZA REVISIONI? LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA IL "BANCOMAT" DEI COMUNI: AUTOVELOX INCOSTITUZIONALI ...

La Corte Costituzionale dichiara illegittimo il codice della strada nella parte in cui non prevede l’obbligo di taratura degli autovelox, tutor e di tutti gli altri strumenti di controllo elettronico della velocità.

Le multe con Autovelox tutor sono, ora, tutte illegittime:  la Corte Costituzionale, con una sentenza, ha dichiarato incostituzionale il codice della strada nella parte in cui non prevede l’obbligo di sottoporre a verifiche periodiche e a taratura i sistemi di controllo elettronico della velocità dei veicoli. Questo significa che tutti gli apparecchi non “revisionati” periodicamente dalle autorità di polizia non potranno elevare più multe. Una mannaia per le casse dei Comuni che, sino ad oggi, hanno contato proprio sui velox e sui tutor per potersi finanziare.


Sino ad oggi la Cassazione ha sempre rigettato i ricorsi degli automobilisti fondati sulla eccezione della mancata taratura dell’autovelox, dando ragione alle amministrazioni locali: e questo perché non esiste alcuna norma, nel nostro ordinamento, che prevede l’obbligo di taratura e di controllo periodico degli autovelox


La Corte Costituzionale obbliga le forze dell’ordine a sottoporre a verifiche e taratura gli autovelox tutor.

Qualsiasi strumento di misura elettronico, è soggetto a variazione dei valori misurati dovuti ad invecchiamento delle proprie componenti e ad  urti, vibrazioni, shock meccanici e termici. 

Gli effetti sui ricorsi al giudice di pace
Si tratta di una sentenza che potrebbe mettere uno “stop” alle multe, almeno finché le amministrazioni non adegueranno le proprie procedure interne ai nuovi obblighi.

Aule dei tribunali: le sentenze della Corte Costituzionale hanno efficacia immediata dal giorno della loro stessa pubblicazione QUINDI è già operativo. E QUINDI SI DOVRA' TENERE CONTO ED accogliere i ricorsi degli automobilisti che abbiano sollevato l’eccezione di difetto di taratura.

Il destinatario della multa potrà richiedere, in via preventiva, tale informazione direttamente all’autorità, avendo  cura di  non far scadere i termini di proposizione dei ricorsi (30 giorni di fronte al Giudice di pace, 60 nel caso di ricorso al Prefetto, a partire dalla data di notificazione o contestazione del verbale) che, anche in caso di richiesta di delucidazioni, non subiscono interruzioni o sospensioni di alcun tipo.
Insomma, al fine di evitare un ricorso inutile, occorre in ogni caso vedere se l’apparecchio utilizzato è stato sottoposto a verifica. A volte ciò è riportato nel verbale. Alcuni richiedono di esibirlo direttamente al giudice di pace, perché presentano subito ricorso e non di rado questa strategia premia perché le amministrazioni non sono in grado di portare il certificato in udienza.

Per chi ha già pagato la multa SI chiude definitivamente la partita e la sentenza ha effetto esclusivamente sui rapporti giuridici aperti al momento della sua pubblicazione.

In pratica

Tutti gli autovelox, i tutor e gli altri apparecchi di controllo elettronico delle violazioni del codice della strada devono essere soggetti a una verifica periodica per NON pregiudicare “la fede pubblica che si ripone in un settore di significativa rilevanza sociale, quale quello della sicurezza stradale”. Fino a oggi il Codice della Strada non prevede quest’obbligo (così ha sempre precisato la Cassazione), e la prassi ha introdotto le verifiche periodiche solo per gli autovelox “automatici”, senza la pattuglia.

Riunione ieri sera con il direttivo quasi al completo, assenti giustificati i "fuori regione"


Un maggio iniziato sugli altipiani di Vallarsa e Lavarone, tra i forti della prima Guerra Mondiale, proseguito con la consegna in Comune a Verona del nostro Statuto e dell'Atto Costitutivo, con l'elenco degli 11 consiglieri, con la consegna all'Assessorato allo Sport ed alle attività Sociali della nostra cornice con foto del Gruppo sulla gradinata di Piazza Bra in occasione della collaborazione con Motor Bike Expo 2015, E degli articoli sui tre giornali e riviste L'Arena, Biker's Life e Due Ruote che ci hanno descritti come promotori di attività per la sicurezza stradale e i diritti dei motociclisti in collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni.
Che ringraziamo per i patrocini ma anche che "bacchettiamo" quando non sono attente ai pericoli che denunciamo, ed alle procedure da mettere in atto in occasione di controlli per la rilevazione di assicurazioni scadute se non preventivamente segnalati dai cartelli. Infatti le auto che ci precedono  frenano all'avvistamento della pattuglia con telecamera, costituendo un pericolo per noi che seguiamo. Mese finito con la riunione in Speck Stube Obelix dove abbiamo riconfermato al Biker's Club Avio la presenza a metà giugno alla loro decima Motobenedizione a Sabbionara di Avio, ed abbiamo deciso le prossime iniziative, come l'esposizione a Gazzo la prima domenica di Giugno, il giro in Lessinia a metà Luglio con sosta in uno dei piu' caratteristici borghi in pietra delle nostre montagne per pranzo.