Chi siamo

Il Progetto Vivere la Moto - Comitato di Coordinamento dei Motociclisti, già Supporters FEMA ( www.fema-online.eu/index.php?page=supporters ) per i diritti dei Motociclisti, invita ad un confronto aperto SUL BLOGSPOT E SU FACEBOOK tutti i motociclisti che si sentono di poter dire la loro ed hanno voglia di essere messi a conoscenza delle iniziative di chi, tra i pochi in Italia, si impegna, ottiene risultati, riesce a crescere e ad organizzare incontri con altre Associazioni con l'unico obiettivo di far rispettare i diritti dei Motociclisti.( seguiteci sul Blogspot: http://viverelamoto.blogspot.it/) e su Fb (https://www.facebook.com/groups/viverelamoto/). TUTTE COSE RITENUTE CONSUETUDINE ALL'ESTERO. UN'ECCEZIONE DA NOI.

Nasce nel 2010 il Comitato di Coordinamento dei Motociclisti, unione volontaria di motociclisti, che si tengono in contatto con i moderni mezzi di comunicazione (chi è interessato lasci la mail o chieda l'amicizia su Facebook ad uno dei fondatori o direttamente al Comitato di Coordinamento dei Motociclisti ) ma soprattutto con la frequentazione personale e riunioni preventivamente fissate).

                  Specifichiamo l'orientamento non politico ne vincolato a nessun tipo di finanziamento privato o pubblico (sponsor) e l'indicazione di Comitato di Coordinamento dei Motociclisti per la promozione sociale delle due ruote a motore e di quanti le usano, in modo tale che dall' età minima consentita dalla legge per l'utilizzo di motovecoli, si possa aiutare le nuove generazioni ad avere conoscenza e passione per una attivita' storica, (patrimonio in particolare dell' Italia con decine di marchi storici gloriosi, centinaia di piloti di tutte le categorie ed epoche, di milioni di appassionati) senza essere vincolati ad alcun tesseramento moralmente coercitivo - dal nostro punto di vista e considerate le passate esperienze delle quali facciamo nel bene e nel male tesoro - tenendo presente che la libera denuncia di malfunzionamenti nella gestione delle strade pubbliche causa ogni anno rilevanti danni in vite umane e risorse economiche altrimenti destinate e destinabili.

                    Tenendo presente  che solo una unione consapevole puo' dare vita ad un embrione di cittadini motociclisti rispettosi delle regole ma attenti anche ai propri diritti, e convinti di farli rispettare fino in fondo utilizzando i supporti di volta in volta ritenuti idonei quali il Difensore Civico, la segnalazione alla Procura della Repubblica e le raccolte firme.

A tal fine ci siamo tesserati come sostenitori della Federazione Europea delle Associazioni dei Motociclisti (FEMA), ci teniamo informati sulle novità legiferate dalla Comunità Europea e sulle proposte future, valutandole, sostenendole o criticandole nei modi legali tramite la FEMA che forte del sostegno di centinaia di migliaia di Soci le porta avanti in Europarlamento a Bruxelles. E vi informiamo gratuitamente anche delle realtà esistenti negli altri paesi Europei. Per un civico confronto ed una maggiore consapevolezza.

Abbiamo partecipato e parteciperemo alla Fiere di settore e alle riunioni nei Motoclub di qualsiasi tipo che ci invitano, purchè frequentati da Motociclisti per aggiornare piu' persone-motocicliste possibile. Con la registrazione in Comune di Verona del Comitato, e la stesura di uno Statuto e di un Atto Costitutivo nel 2015, siamo usciti da una volontaria clandestinità, che per i primi 5 anni ci ha accompagnato in una crescita lenta ma costante, fino ad arrivare ad una presenza effettiva in 4 regioni con un presidente ed 11 consiglieri attivi. Grazie a tutti per questo grande traguardo.
  
   Unitevi anche voi, date vita al "Progetto vivere la moto" 
                               nella Vostra città.

Contattateci, sul Blogspot sono disponibili i numeri di cellulare e gli indirizzi mail.

5 commenti:

  1. ci siamo impegnati (anche se con altro nome) per rendere una categoria, quella dei motociclisti (tutti dal biker al mototurista, allo sportivo). Abbiamo deciso di crescere con varie iniziative, dalla segnalazione di problemi di sicurezza stradale, buche e guard rail...alla giornata Amico con i diversamente abili, alle fiere di settore MotorbikeExpo', al Motogiro della Lessinia con il patrocinio del Comune di Verona. Continuiamo ad esserci con una petizione per la riduzione del pedaggio autostradale alle moto (che trovate in questa pagina, per firmare anche voi. E ci saremo in riunione sabato 13 luglio ore 21 in luogo da decidere prossimamente. Siete dei nostri?





    Progetto Vivere la Moto Comitato di Coord. Motociclisti

    Responsabilita' condivise, abbigliamento protettivo perchè sappiamo di essere sempre i primi a rimetterci, comportamenti alla guida meno spericolati, solo allora potremo dire di aver fatto tutto il possibile ed iniziare ad elencare i black spot, le buche e i marciapiedi e le isole pedonali non segna...

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  2. abbiamo deciso due future riunioni domenicali la mattina, con un caffè, alle feste rispettivamente dei Good Feellows di Marzo 2014 (orario 9.30 - 10) a San'Ambrogio Verona e ad inizio Giugno 2014 a Sabbionara dai Biker's Club Avio sempre prima dei giri in moto. Mauro.

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  3. DALLA FEMA SULL'OBBLIGO DI PROTEZIONI INDIVIDIUALI
    L'articolo 6 è la parte più importante per i motociclisti europei. Si tratta di come ogni Stato membro può imporre prescrizioni sull'uso dei dispositivi di protezione individuale. Molti motociclisti usano dispositivi di protezione, anche se non è un obbligo di legge e anche se partiono per un viaggio di pochi chilometri. Non vi è quindi alcun motivo di fare uso di DPI obbligatori. L'Europa è un continente con climi diversi. Richiedere l'uso dello stesso tipo di apparecchiatura in Finlandia del nord e sud della Sicilia non è né opportuno né fattibile. L'elevato utilizzo di DPI per la protezione personale nei paesi nordici potrebbe semplicemente indicare che l'apparecchio è più adatto per il clima nordico.

    FEMA consiglia che l'uso di dispositivi di protezione individuale deve essere sempre facoltativa per il pilota. Orientamenti per l'utilizzo devono essere delegate agli Stati membri.

    Costi
    Il costo di dispositivi di protezione individuale è una questione importante. Una tuta in pelle moto può costare tra € 500 a € 2000. Età dei dispositivi di protezione e degli utenti cambiano ed è per questo che l' apparecchiatura deve essere sostituita con una certa regolarità. FEMA e commercianti sottolineano l'importanza di un equipaggiamento protettivo ben aderente in ogni momento. FEMA è venuta a conoscenza che l' attuale proposta è stata fatta con i rappresentanti di CEN in diversi paesi. Ci è emerso che il lavoro è in corso CEN dove verranno collocati su tutti i dispositivi di protezione individuale per i motociclisti alcuni requisiti attualmente richiesti solo per i motociclisti professionisti. Ciò richiede ulteriori test che comporterà un aumento dei prezzi. Nelle discussioni future FEMA sottolinea l'importanza di evitare forti aumenti di prezzo, sia all'interno della direttiva DPI e nei lavori del CEN; ad esempio rendendo i test necessari ragionevoli per i diversi livelli di requisiti a seconda dell'applicazione e dell'utente.
    FEMA raccomanda che anche questo è un motivo che la proposta sia riveduta in futuro e diventi una direttiva. Un regolamento con requisiti obbligatori in cui gli utenti non hanno alcuna influenza potrebbe significare forte incremento dei costi per i consumatori.

    FEMA consiglia differenti livelli di requisiti riconosciuti a seconda della domanda e dell'utente; prova deve essere appropriata per il livello dei requisiti. Questo consente al costruttore di fornire una gamma per tutti i motociclisti.

    Qualità

    Sport
    Marc Marquez, Dani Pedrosa, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Cal Crutchlow sono i nomi migliori di oggi per corse su strada. Hanno abiti appositamente attrezzati con elettronica integrata, per esempio gli airbag che costano circa € 40.000. E 'ovvio che le persone che praticano uno sport ai Campionati Mondiali / livello olimpico dovrebbero avere le migliori attrezzature. Tuttavia, queste norme non possono essere richieste per tutti coloro che si allenano e competono nel motorsport. Insistendo sull' irragionevolmente elevato standard dei dispositivi di protezione per le corse su strada e altri sport di moto si renderà impossibile per i giovani ed altri di formare e competere ad un livello inferiore. Questo potrebbe portare a più incidenti sulle strade in quanto i giovani non sarebbero in grado di permettersi di correre in pista.

    FEMA raccomanda pertanto che le future norme tengono conto dei giovani e altri che vogliono allenarsi e competere in sport motociclistico.

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  4. www.motorbikeexpo.it
    COMUNICATO STAMPA
    Vivere la moto con il Motor Bike Expo
    Le associazioni motociclistiche impegnate per la sicurezza
    150 centauri domenica 25 gennaio in corteo dal piazza Bra a dentro la Fiera
    Il Comitato “Progetto Vivere la Moto” nasce dalla volontà di vari gruppi motociclistici, per lo più affiliati alla FMI, ma anche indipendenti ed Associazioni, impegnati da anni nel nord est d’Italia, per diffondere il concetto di “responsabilità condivisa”, cioè di una sicurezza stradale che parta da chi va in moto, utilizzando abbigliamento protettivo e rispettosi del Codice della Strada, consapevoli che in caso di incidente, sono proprio gli utenti delle due ruote i primi a rimetterci. Anche se si ha ragione. Una sensibilità che è il frutto di esperienza e di, purtroppo, sofferenze per molti motociclisti che hanno amici e parenti persi per strada o gravemente invalidati.
    Nella prossima edizione della rassegna che si svolgerà dal 23 al 25 gennaio il Comitato amplia notevolmente la promozione, infatti oltre ad avere il classico stand all’interno deL padiglione 6 dell’area espositiva, organizza una vera e propria seconda moto concentrazione con relativo corteo nel centro della città scaligera e ingresso all’interno del quartiere fieristico.
    Per motivi organizzativi e di sicurezza, il numero dei motociclisti è limitato a un massimo di 150, la concentrazione avverrà domenica 25 gennaio a Verona, nel salotto di Piazza Bra dalle ore 10.30, con ingresso nel "recinto" di fronte all'Arena, alla base della scalinata tra Municipio e Gran Guardia. Al momento dell’iscrizione, (costo 10 Euro) ogni motociclista riceverà il biglietto per l’ingresso in Fiera e una sacca di grande visibilità, disponibile in due colorazioni a scelta, gialla per gli "attenti" e mimetica per i piu' modaioli, entrambe con i loghi del Progetto e del Motor Bike Expo'. Perchè essere motociclisti non significa solo guidare, ma usare la testa.
    Alle 13.00, terminate le iscrizioni, si formerà il colorito corteo che effettuerà un breve ma significativo giro nelle vie centrali, con sosta panoramica sulle Torricelle, la possibilità di sfilare davanti ai principali monumenti della città, nel rispetto del C.d.S.. Il percorso si concluderà alle 14.00 con l’ingresso direttamente in fiera, in sella alle proprie moto che verranno parcheggiate in una area appositamente destinata e dove potranno rimanere fino la chiusura alle ore 19.00.
    L’evento gode (come altre volte) anche del patrocinio del Comune di Verona.
    Info: Comitato Coordinamento Motociclisti - Progetto Vivere la Moto (www.viverelamoto.blogspot.it) Mauro Favazza cell. 349-8576540 mail maurofavazza@gmail.com

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