usiamo anche le tecniche offerte dai Social per essere piu' visibili...

per Luglio 2016 ...il 10 riunione in giardino a Bussolengo. Presenza a varie manifestazioni, dal Brentonico moto cross il 2 ...seguiteci su Facebook...Comitato Coordinamento Motociclisti.

prendo alla lettera l'invito alla condivisione...

Appunti di Medicina Motociclistica: Introduzione al Soccorso su Strada
prendo alla lettera il consiglio di condividere questo interessante articolo
Come Medico del 118 e Motociclista (…guido con orgoglio una Ducati Hypermotard 796) non potevo che scrivere un post di questo genere…. Spero che vi sarà utile! Anzi no… Insomma… certe cose è sempre meglio saperle per poi non usarle, no?!… 🙂 Mary Lù Ruberto Nel corso della nostra normale vita motociclistica, incontriamo dei medici, per esempio quelli che, con l’idoneita’ alla guida, ci permettono di fare pratica, quelli che si occupano della nostra prima frattura in moto, causata magari da un’imbarazzante caduta da fermo (!!!), o quelli a cui facciamo vedere la micosi inguinale, che ci e’ venuta per aver tenuto la tuta in pelle tutta l’estate…. 🙂 Se siamo fortunati l’ultimo dottore sara’ quello che a 90 anni ci dara’ la brutta notizia, che non possiamo piu’ andare in moto, perche’ ci mancano nove decimi da entrambi gli occhi e siamo praticamente sordi!!! Mentre noi motociclisti pretendiamo di ignorare che prima o poi vedremo un medico, i medici si preoccupano per noi, e guardano con apprensione soprattutto alla stagione estiva, quando, come in un’epidemia, arriviamo alla spicciolata sulle ambulanze nei loro pronti-soccorso, nelle loro ortopedie e nelle chirurgie…un po’ come gli sciatori d’inverno. I malori o i traumi motociclistici di solito non avvengono in ambienti controllati, quali le piste o le strade chiuse per competizioni autorizzate, in quei contesti il soccorso e’ organizzato e gia’ di tipo avanzato, con personale medico ed infermieristico. Sulle strade tortuose delle Langhe, in Val Roia, sul Passo del Bracco o sul Turchino che sia abbiamo solo il soccorritore laico, il testimone che vede accadere l’incidente o il passante che si accorge per primo di un incidente gia’ avvenuto. Forse ha esperienza di primo soccorso o forse no, pero’ e’ tenuto per legge a fermarsi… E se fossimo noi i primi ad arrivare? Noi che siamo centauri, sappiamo aiutare i nostri simili? Senza combinare guai o farci male? Proviamo a vedere se siamo preparati! 1) Qual’e’ il numero dell’Emergenza Sanitaria Territoriale? Facile dite? Si. E’ il 118. Ma non credete che per tutti sia scontato, per l’emozione, l’ansia, la confusione di fare una cosa inusuale come chiamare i soccorsi alla fine si chiamano prima i Carabinieri (112), magari la Polizia (113), o i Vigili del Fuoco (115), arrivando ai Vigili Urbani e persino ai Call Center di assistenza della Wind (155! Giuro che è già successo…!!!). Il concetto e’ darne l’avviso alle autorita’, quindi vanno tutti bene (tranne la Wind). In tutta Italia e’ cosi’? No, in Lombardia e’ in sperimentazione il “Numero Unico Europeo d’ emergenza 112” che ripropone quello già adottato in diversi Paesi europei. Tutte le telefonate di emergenza confluiscono in un’unica Centrale Operativa (Call Center NUE 112), qualsiasi numero di soccorso il chiamante abbia composto, compreso lo stesso 112. 2) Qual’e’ la prima, la seconda e la terza legge del soccorso? Sicurezza, sicurezza e ancora sicurezza!! Altrimenti gli infortunati potrebbero diventare in breve tempo x+n, gli n voi che sono andati a vedere e sono stati investiti dall’auto che arrivava dietro. Ricordate che le condizioni che hanno determinato il primo incidente possono persistere e causarne un secondo: asfalto sdrucciolevole, umido o gelato, una macchia d’olio, un carico perso, un animale…Chiedetevi com’e’ la visibilita’: i veicoli che sopraggiungono vi possono vedere o siete in un punto cieco? Magari dietro una curva. Che ora del giorno e’? E’ gia’ buio? C’e’ nebbia o cattivo tempo, c’e’ fumo o polvere? Siete su una strada ad alta percorrenza e tutti vi sfrecciano a fianco, ciechi di quello che accade a bordo strada? La maggior parte dei casi in cui curiosi o astanti sono investiti da veicoli sopraggiungenti e’ perche’ non sono visti. Avete presente i cantonieri che di notte lavorano sulle autostrade e rallentano il traffico? Ecco quelli sono equipaggiati per essere visibili, voi no! Con tutte le cautele del caso puo’ essere opportuno segnalare l’incidente, in maniera che se l’infortunato e’ a terra, non venga ulteriormente travolto dai guidatori in arrivo, ma se state rischiando di essere messi sotto, spostatevi per mettetevi al riparo. I fari, gli abbaglianti e comunque le vostre luci non devono accecare. Se l’incidente occupa una carreggiata non occupate quella opposta, ma mantenetevi dallo stesso lato dell’ infortunato. Non dirigete il traffico!!! Non ostacolate il traffico!!! Le migliori condizioni che potete generare per un ferito e’ che il traffico gli scorra attorno. A che altro bisogna fare attenzione? Al fuoco. Le moto possono incendiarsi, immediatamente oppure a distanza di tempo. Quindi alla larga dai carburatori. E comunque….Sicurezza! 3) Quando e’ il caso di chiamare i soccorsi e prestare aiuto? L’articolo 593 del Codice Penale: Omissione di soccorso, sanziona chi non protegge corpi umani che sembrino inanimati, persone ferite, persone che necessitano di assistenza, persone incapaci di provvedere a se’ stesse. Per orientarvi, i corpi che sembrano inanimati corrispondono, in termini medici, agli arresti cardio-respiratori, e, che sia stato un incidente o un malore, il pilota rimane a terra, non si alza, non vi vede, non vi sente e non vi parla, non si muove, e peggio di tutto, non respira. Nessun dubbio, e’ un merdone, una vera emergenza. Chiamate il 118 e prestate soccorso come indicatovi al telefono. Un corpo puo’ sembrare inanimato anche quando il pilota, dopo l’incidente, rimane svenuto. Ma rispetto alla situazione drammatica dell’arresto cardio-respiratorio, il paziente respira. Si tratta di un’urgenza, chiamate il 118 e prestate soccorso. A parte questi frangenti, il motociclista che dopo l’incidente si muove, puo’ essere ferito. Dove e’ ferito? Quanto e’ ferito? Possiamo dire che alcuni fattori possono farci propendere per un incidente piu’ o meno brutto, ma rispetto agli incidenti in macchina non e’ possibile predire con la stessa confidenza le lesioni dei motociclisti. Percio’ e’ meglio non sottovalutare. Diciamo che in generale un low side e’ meglio di un high side, che pero’, anche in un low side, essere colpiti dalla propria moto, dopo la caduta, o da un’altra moto o da una macchina, aumenta il rischio di essersi fatti veramente male. Colpire il marciapiede e’ brutto o no? Dipende se arresta la caduta o si trasforma in un trampolino di lancio. Nell’incidente e’ peggio perdere il casco o uno stivale da moto (correttamente indossati)? E’ peggio perdere lo stivale, significa che ci siamo fatti veramente male alla gamba (tipo fratture multiple o amputazione), mentre il casco puo’ sfilarsi e danneggiarsi grandemente senza che necessariamente ci sia un brutto trauma cranico o della colonna cervicale. E’ possibile non accorgersi che il motociclista ferito ha bisogno di assistenza o e’ incapace di provvedere a se stesso? Si, il paziente puo’ dimostrarsi, con le sue ultime forze, un inveterata testa di cazzo…Politraumatizzato, confuso e contuso, ma pieno di adrenalina, potrebbe andare a vedere come sta la sua moto. Tentare, anche con due femori rotti, di tirarla su. Oppure di rimettersi in sella. Non fatevi ingannare, chiedetevi se vi sembra confuso, se la risposta e’ si chiamate il 118 e prestate soccorso. 4) Quanti feriti ci sono? Guardate di nuovo la scena, contate quante moto ci sono e quanti motociclisti. Ad ogni moto deve corrispondere almeno un motociclista. Se c’e’ solo il motociclista, cercate di capire dov’e la sua moto, che non sia finita addosso a qualcuno! Se c’e’ solo la moto, guardate sotto il livello della strada, nel prato accanto, anche nei fossi e nelle bialere. Infatti i motociclisti possono anche “volare” quando vengono proiettati o disarcionati dalle loro cavalcature. Non dimenticate di chiedere di eventuali zavorrine, zavorrini e passeggeri e se sono coivolte delle macchine contatene i passeggeri. A cosa serve tutto cio’? A far arrivare sul posto un numero adatto di soccorritori 5) Se fosse necessario spostare un motociclista da terra, sapreste come fare? La risposta nella prossimo post. Continua… zz-Maria-Luisa-Ruberto Licenza Creative Commons Psiconauta_ di_Valerio Rosso è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non opere derivate 4.0 Internazionale. Based on a work at http://www.psiconauta.org. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso http://www.psiconauta.org. Ti potrebbero interessare questi articoli: La relazione è, e sarà sempre, il più importante strumento di lavoro dello psichiatra Quanti psichiatri si ricordano dello “Studio 329” della GlaxoSmithKline? La nostra Memoria Smettere di "rimuginare" sui nostri problemi è il primo passo per risolverli Come far passare i postumi di una sbronza? Fallo, cervello ed intimità: le possibili correlazioni nella coppia che invecchia Anoressia Nervosa: un po di informazioni per capire ed orientarsi...e qualche consiglio... Dalla Salute Mentale al Benessere Mentale. Condividi. Impostare la curva "perfetta": Teoria e Pratica della piega per giovani Streetfighters La Vortioxetina, un nuovo antidepressivo definito multimodale, verrà commercializzato in Italia da Lundbeck con il nome di Brintellix Appunti di Medicina Motociclistica: Introduzione al Soccorso su Strada Volete provare ad andare in pista con la moto? Se lo volete davvero eccovi i consigli dello psichiatra su come rompere il ghiaccio e prepararvi! ARCHIVI Archivi psiconauta.org ©2016 Valerio Rosso - Handcrafted in Italy Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok

Dato che saranno i Consiglieri ad occuparsi domenica 24 di giro, testa e scopa, cassa e maglie...

Dato che saranno i Consiglieri ad occuparsi domenica 24 di giro, testa e scopa, cassa e maglie, facciamo in modo di esserci, l '8 gennaio a Lugagnano di Sona ore 20.30 per stabilire chi fa cosa. Grazie.MBE 2016 Ricevuti gli auguri dal Presidente della FEMA a Bruxelles, possiamo iniziare con la pubblicazione del programma per i giorni 22 23 24 gennaio Fiera di Verona. Motor Bike Expo – Veronafiere – 22/24 gennaio 2016 www.motorbikeexpo.it COMUNICATO STAMPA Sabato 23 Gennaio faremo un intervento a Motor Bike Education con le scuole secondarie, orario 9.30 circa. Domenica 24 gennaio 2016 , 150 centauri in corteo da Piazza Bra alla Fiera Comitato Coordinamento Motociclisti - Progetto Vivere la Moto con il Motor Bike Expo Le associazioni motociclistiche impegnate per la sicurezza La città di Verona attraversata da una grande manifestazione motociclistica, con centocinquanta partecipanti impegnati a sensibilizzare l’utenza sui temi della sicurezza stradale. L’Arena farà da ideale sipario ed accoglierà i centauri nella prestigiosa cornice della celebre Piazza Bra da dove partirà un tour che avrà come meta la Fiera. L’inedita iniziativa si svolgerà domenica 24 gennaio 2016, in uno dei momenti clou del Motor Bike Expo, il salone della moto destinato agli appassionati più puri. La proposta è partita dal Comitato che cura il Progetto “Vivere la Moto” ed ha trovato immediata collaborazione negli organizzatori dell’Expo mentre il Comune di Verona ha concesso come di consueto il Patrocinio. L’appuntamento per i centocinquanta protagonisti della “parata per la sicurezza” è fissato per le 9.30 di domenica 24 gennaio nel salotto di Piazza Bra, con ingresso nel “recinto” di fronte all’Arena, alla base della scalinata tra Municipio e Gran Guardia. Al momento dell’iscrizione (costo 15Euro), ogni motociclista riceverà una maglia del Comitato promotore, nera con il logo ufficiale, il biglietto per l’ingresso in Fiera per motoveicolo e i suoi passeggeri (da codice della strada) o in alternativa una sacca ad alta visibilità, gialla con banda riflettente grigia (per le nebbie e le notti) con i loghi del Progetto e del Motor Bike Expo. Il numero dei partecipanti è stato limitato per motivi organizzativi e di sicurezza a 150 ( i primi che arriveranno in Piazza Bra). Come al solito arriveranno motociclisti da Padova, Trento, Treviso, Ravenna, Mantova a consolidare una tradizione fatta di presenze reciproche. Alle 11.00, terminate le iscrizioni, si formerà il colorito corteo che effettuerà un breve ma significativo giro, a passo turistico, nelle vie centrali della città, con sosta panoramica sul balcone di Re Teodorico, scortato dai consiglieri del Comitato. Il percorso si concluderà alle 13.00 con l’ingresso direttamente in fiera, le moto saranno parcheggiate in un’area riservata dove potranno rimanere fino alla chiusura, alle ore 19.00. Il Comitato “Progetto Vivere la Moto” nasce dall’esperienza accumulata in materia di sicurezza stradale nel corso di incontri con gruppi motociclistici, anche indipendenti, nel nord-est d’Italia. In queste occasioni viene diffuso il concetto di “responsabilità condivisa”, cioè di una sicurezza stradale che parte da chi va in moto, utilizzando abbigliamento protettivo e rispettando il Codice della Strada. Tale spiccata sensibilità è il frutto di esperienze e, purtroppo, anche di sofferenze per molti motociclisti che hanno perso amici e parenti per strada o hanno subito gravi conseguenze fisiche. Nei tre giorni del Motor Bike Expo, Verona è al centro dell’interesse europeo del motociclismo ed è quindi la ribalta ideale per dare ulteriore forza a temi già così importanti. L’appuntamento di gennaio vedrà dunque un rafforzamento delle promozione del Progetto “Vivere la Moto” che, con la motoconcentrazione, andrà oltre l’opera di sensibilizzazione svolta nello stand situato nel padiglione 6. Info: Comitato Coordinamento Motociclisti - Progetto Vivere la Moto (www.viverelamoto.blogspot.com) Mauro Favazza cell. 3498576540 - Indiano 3482223535 - Buby 3933179773 -Pelo 3494929220 27 dicembre 2015 Segreteria Organizzativa Tel. +39 041 5010188 Motor Bike Expo 22 - 24gennaio 2016 Veronafiere - Viale del Lavoro, 8 - 37135 Verona Tel. 045 8298111 Apertura al pubblico: ore 9.00 – 19.00.

Il Tempo, Questo nostro nemico...

Non sto parlando del tempo atmosferico, che pure quando ci si mette, fa disastri. Anche perchè a quello con le gomme non finite ed una buona tuta termonastrata isolante, possiamo porre rimedio. Parlo del tempo misurato in mesi e a volte in anni che impieghiamo ad ottenere il riconoscimento di un minimo di considerazione. Sapete che facciamo denunce per migliorare la situazione sulle strade. Per spostare due cassonetti sono stati necessari una raccolta firme, due visite nel Comune interessato, un sopralluogo con la Polizia Locale ed Ispettore Nettezza Urbana ed uno con l'ispettore nominato al posto dell'altro precedente ed un anno complessivo. Per la bocciardatura in un sottopasso della Ferrovia Milano venezia un incontro in Comune, una serie di lettere a Comune, Assessore, Difensore Civico Regionale, dopo tre anni ed una diffida all'Amministrazione a risolvere il problema, cambio di Gestione in Comune e niente di fatto dopo quattro anni... Per le buche in città a Verona tutto in discesa, veloci puntuali e anche ringraziano delle segnalazioni, da non credere. Ma un intoppo è sempre dietro l'angolo, ed infatti ... Abbiamo partecipato al MBE prendendoci tre giorni di ferie. Abbiamo organizzato a gennaio 2015 il secondo giro per le vie monumentali della città scaligera, la mia. Il Patrocinio gratuito del Comune è arrivato senza intoppi, ed anzi a firma del sindaco, dopo quello dello scorso anno a firma Assessore allo Sport. Ma a fronte della dicitura "evento meritevole per le finalità" non è corrisposto l'atteggiamento del Comando della Polizia Locale di Verona che nonostante la lettera ci hanno fatto avere la parcella della scorta ...(!)paragonati a chi vuole la Polizia Municipale come scorta al proprio matrimonio. Lo scopo era secondo noi organizzatori doppiamente sociale: sicurezza stradale e informazioni ai partecipanti sulla nostra bella città, visitata nei tre giorni MBE solo per i padiglioni fieristici. Alla faccia del detto "la legge non ammette l' ignoranza"...Si potrebbe obiettare: bastava informarsi? No, ne erano già ben informati perchè ero andato di persona a novembre nei loro uffici. Questo ci lascia perplessi. La mancanza di comunicazione tra Enti al servizio del Cittadino. Mauro Favazza Progetto Vivere la Moto - Comitato di Coordinamento dei Motociclisti.

Grazie a www.moto39ilblog.it di Milano un'altro passo sulla strada giusta: CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI!

viaggi in moto 2 parte

Oggi ti porto il punto di vista di chi la moto la vive per passione e per mestiere. Per loro, viaggiare in moto è un piacere, ma il loro viaggio è un’esperienza che mettono a disposizione di coloro che vorranno seguire le loro orme.

Nella prima puntata , ti avevo portato i risultati di un sondaggio che avevo lanciato in rete: quale luogo è più piacevole da visitare o vivere sulle due ruote?
Hanno risposto in molti e tutti hanno dato il loro personale punto di vista su dove fosse meglio viaggiare in moto o scooter.
Oggi ti voglio invece raccontare il punto di vista di tre esperti del mondo delle due ruote, tre persone molto diverse tra loro e che avrai modo di conoscere in modo approfondito, man mano che leggerai questo post.
Eccoti la loro personale classifica dei  migliori luoghi dove viaggiare in moto!
Incominciamo!

Mauro Favazza

comitato coordinamento]
Mauro è una persona che ha messo a disposizione della comunità dei motociclisti (e non solo…)la sua esperienza ed il suo tempo per combattere le tante cause di incidenti che avvengono nelle nostre strade.
Combatte contro le istituzioni (con l’aiuto di un comitato) che non vogliono sentir ragione e non adeguano le strade alle giuste necessità di coloro che ne usufruiscono sulle due ruote. Cerca di far capire a tutti, che hanno la possibilità, ed a volte il dovere di segnalare, puntare il dito, a non essere indifferenti, a far notare alle amministrazioni che devono fare di più!
Ne abbiamo parlato in questo aritcolo che ti consiglio di leggere per capire il loro impegno ed unirti a loro, visto che lo fanno gratuitamente e per uno scopo davvero lodevole!
La sua esperienza in moto quindi è tutta incentrata sul questo aspetto, e mi ha detto che:
secondo me le amministrazioni migliori, sono quelle che riescono a recepire i messaggi e le segnalazioni dei richiedenti in modo più efficace e questo non avviene soprattutto nelle piccole realtà dove, ovviamente il rapporto tra amministratori e utenti è più diretto, ma non sempre i motociclisti sono visti come entità da considerare…
E’ vero però che cambia molto a seconda del rapporto che il richiedente ha con le amministrazioni. per esperienza, nei paesi piccoli questo è tanto piu’ vero che nelle grandi realtà.
Mi piacerebbe che i motociclisti in genere avessero maggiore consapevolezza del peso potenziale che potrebbero avere unendosi.
All’estero questa consapevolezza è sfruttata e condivisa, mentre in Italia siamo ben lontani dall’averlo recepito.
Verona (la nostra città) era stata, alcuni anni fa segnalata da InSella come una città vivibilissima per i motociclisti, con esclusione dalle ZTL, molti parcheggi moto disponibili, addirittura troppi….
Esistono poche limitazioni di circolazione, ad esempio i sottopassi della circonvallazione hanno un divieto al passaggio di tutte le due ruote per la pericolosità della bocciardatura fatta per evitare sbandamenti alle auto in caso di ghiaccio o pioggia, ovviamente senza tenere minimamente in considerazione i motociclisti che, assieme agli scooter e vespe, ignari del divieto, appeso ormai in discesa, continuano a percorrerla, a proprio rischio e pericolo. Ma segnaleremo questo problema prossimamente. I parcheggi moto sono molti, i divieti pochi e le telecamere in ZTL lasciano entrare le due ruote.
Vicenza, essendo poche le denunce, non abbiamo molta risposta, mentre a Rovereto le amministrazioni della regione autonoma hanno un budget tale da permettere una attenta sistemazione dei pericoli stradali.
Infatti spesso la vera minaccia viene dalle limitazioni di spesa dovute alla Spending Review, imposta dallo Stato. Così anche l’amministrazione comunale piu’ attenta si trova con le mani legate davanti a spese di poche migliaia di euro.
Trieste ha avuto in negativo una riduzione di stalli moto in favore di un aumento delle aree in affitto ai bar e ristoranti per plateatico, con conseguente maglia nera in una città dove le due ruote sono molto diffuse, vuoi anche per la conformazione pedemontana con salite e tornanti in piena città.
Rimane comunque una sostanziale differenza tra grandi città dove un comitato si fa sentire e realtà piu’ piccole, conamministrazioni scettiche circa le segnalazioni provenienti da una categoria non riconosciuta come legittima:la nostra.
Sono però contento Silvia, in quanto il nostro Comitato ha ricevuto il mese scorso, due premi da due motoclub della zona, con l’organizzazione di una festa di motociclisti nel veronese, dentro ad un castello scaligero scenograficamente eccezionale. Si è trattato di un ulteriore passo avanti per il Comitato che già conosceva questo motoclub ospite della zona, ma che ha avuto la richiesta di essere presente a questa rimpatriata alla quale hanno partecipato motociclisti provenienti da Svizzera, Austria, Germania, oltre che da Roma e da varie località della Sardegna. E abbiamo aggiunto noi provenienti da Mantova, Rovereto, Vicenza, e dal veronese.
Si è trattato di un riconoscimento speciale, un grazie per quello che facciamo per tutti.
Un bel passo in avanti!!
raduno moto verona
raduno moto verona
castello scaligero
Il castello Scaligero
voglia di viaggi

Luca Govoni

luca govoni in svizzera
Luca Govoni in Svizzera
E adesso un ospite che in realtà è a casa sua in questo blog, Luca Govoni ha una rubrica qui. E’ un giovane motociclista, con la passione per la psicologia, un solitario che ama viaggiare in moto, facendo viaggi possibilmente lunghi.
Il suo motovita.it è seguitissimo, proprio per la sua capacità di insegnare a guidare in sicurezza!
Ecco la sua opinione:
Devo  essere sincero, in Italia non credo esistano città gradevoli da girare in moto. Forse alcune città più piccole, ma se parliamo di metropoli direi che non ci siamo proprio. Io poi non amo guidare in città, perciò preferisco spostarmi a piedi o con i mezzi pubblici.
All’estero posso dirti che Barcellona non è male dal punto di vista motociclistico! Ci sono moltissimi parcheggi per moto ovunque e l’utilizzo delle due ruote (a motore e non) è incentivato al contrario di ciò che accade in Italia dove si levano i parcheggi moto a favore delle automobili.
Barcellona
Barcellona
Penso che il problema principale in Italia siano proprio gli italiani e la loro mentalità da egoisti, non tanto le infrastrutture carenti o la mancanza di parcheggi (che è comunque un problema reale per chi si sposta in moto/scooter)…
Ti parlerei, al contrario,  delle peggiori città italiane, ma non aggiungerei niente di nuovo a ciò che già sappiamo. Roma è impossibile, caotica, folle. A Milano la gente è sempre agitatissima e corre a tutta velocità, perciò  andare in moto o in bici non è esattamente una goduria. Quando percorro la tangenziale di Milano ho il cuore in gola.
Mi è capitato di guidare pure a Londra, ma è anch’essa una città caotica dove a parità di tempo percorri più strada a piedi piuttosto che in moto (se hai una guida civile come la mia).
Forse Lubiana in Slovenia, che è una città sviluppata orizzontalmente e quindi tendenzialmente poco caotica. Una regione italiana discreta da visitare in moto potrebbe essere il Friuli, compresa Udine che è una città non particolarmente caotica.
Slovenia Lubiana cartina
Lubiana
Lubiana
Il Trentino è naturalmente bellissimo ma terribilmente caotico in estate, poi i motociclisti non sono ben visti e ho personalmente incontrato vari divieti di transito dedicati ai motociclisti… queste cose mi fanno passare la voglia di visitare un posto, non so se mi spiego… a quel punto meglio sconfinare in Austria e Svizzera, che hanno posti altrettanto belli ma senza la cattiveria italiana.
Luca Govoni in Spagna
Luca Govoni in Spagna

Riccardo Matesic

Riccardo Matesic

Riccardo è un giornalista motociclistico molto attivo nella sicurezza in moto, scrive molto, ha un forum su due ruote, oltre a tenere corsi di guida sicura in moto, con altri istruttori che organizzano in giro per l’italia, oltre che a Roma in particolare e se vuoi saperne di più, questo è il loro sito.
Riccardo viaggia moltissimo e ci ha detto che:
Barcellona. Da molti anni studia e mette in pratica politiche per agevolare la mobilità motociclistica. Non ci sono stato in moto, ma hanno studiato la possibilità di aprire le corsie preferenziali alle due ruote e di fare aree per le moto davanti alle auto ai semafori.
Barcellona-città
Barcellona-città
Clermont-ferrand. Ce l’ho nel cuore e ci sto girando in moto anche in questi giorni. Poco traffico, automobilisti che si scansano a destra ogni volta che vedono una moto, per farla passare. Ogni tanto poliziotti nascosti con il telelaser fra le auto in sosta. Ma fuori città vai libero e tranquillo come il vento.
Roma. La peggiore. Intanto l’unica città che ha vietato un’area centrale (ma non storica) come l’anello ferroviario agli Euro1 4T.
Poi una città con l’asfalto distrutto (nei primi 5 mesi dell’anno oltre 2000 incidenti dovuti alle cattive condizioni dell’asfalto!). Traffico impazzito, aria irrespirabile, automobilisti aggressivi nei confronti dei motociclisti.
Ha giustamente un fascino unico nel mondo, ma solo per i turisti e gli amanti di arte e storia. Per viverci (e lavorarci) fa schifo.
Clermont – Ferrand
Clermont-ferrand
Clermont-ferrand
La Spagna con Barcellona vince la sfida di due lunghezze!! In effetti anche i non professionisti si erano esperssi in modo favorevole circa questa città.
In effetti l’amministrazione di Barcellona sta organizzando varie zone in cui i motociclisti dovranno/potranno posizionarsi in attesa al semaforo, davanti a tutte le auto.
Questo accorgimento permetterà ai centauri di non dover più zigzagare agli incroci e di essere in una posizione più sicura in partenza al semaforo, anche per i pedoni che, in questo modo, dovrebbero essere visti meglio dai motociclisti.
semafori per viaggiare in moto
la foto è di spaghettibcn.com, che ringrazio.
Ora sai tutto quello che c’è da sapere, ma ti consiglio di mettere questo sito tra i preferiti, perché ci saranno tanti aggiornamenti, tante nuove notizie, viaggi e racconti!
Ed allora non perdere tempo, iscriviti subito e scopri tutti i vantaggi della nostra newsletter!!
iscriviti alla newsletter, ricevi l'e-book
E non dimenticarti di dirmi cosa pensi, oggi è ancora più facile con il contatto facebook e google!!


Fallo subito, apri la conversazione subito!